Perché un condizionatore si rompe?

Quando si parla di condizionamento sono in tanti che scuotono la testa. Le esperienze d’acquisto di condizionatori e climatizzatori in Italia non sono così felici, da quello che si evince dalla lettura dei forum di settore e dai gruppi di discussione Facebook incentrati sulla termoidraulica.
Sono ancora troppi gli italiani che lamentano delle facili rotture di unità esterne appena comprate o di prodotti per il condizionamento che, dopo essere stati fermi una stagione, presentano problemi quando vengono riaccesi.

condizionatore rotto

Le ragioni del mancato funzionamento di inverter e split per uso domestico sono tante, anche se possono essere suddivise in 2 macro gruppi:

1. Problemi che si verificano entro i primi 30 giorni d’acquisto
2. Disfunzioni riscontrate in un arco temporale che varia dai 40 ai 360 giorni.

Un condizionatore non si guasta sempre per la stessa ragione e questo appare ancora più evidente quando si segnalano problemi tecnici sia in modelli assai blasonati, che su condizionatori cinesi la cui affidabilità non viene quasi mai messa in discussione a fronte di un prezzo di acquisto molto più basso rispetto a quello dei competitors.

Con l’aiuto dello staff di condizionatori-italia.it abbiamo cercato di riassumere quello che di spiacevole potrebbe verificarsi, nella speranza di riuscire ad evitare possibili problemi.

Se un nuovo inverter non funziona sin dal primo momento in cui è stato installato potrebbe dipendere da questo:

  • Acquisto di un condizionatore di bassa qualità. E’ il caso di modelli prodotti da marchi di cui non si può avere un riscontro sul web, perché commercializzati da poco o da poco lanciati sul mercato italiano. Si tratta di split che ingolosiscono l’acquirente perché venduti ad un costo molto competitivo o all’interno di un’offerta. In questi casi è facile pensare “Ce la siamo andati a cercare”, anche se è impensabile che un articolo che produca aria condizionata, nuovo di zecca, non si accenda neanche 1 volta. La speranza è che il brand in questione sia serio e riprenda la merce senza far pagare neanche le spese di spedizione, ma le eccezioni a questa regola sono tante, quindi occorre essere accorti.
  • Difetti di fabbrica. Questo può accadere anche nel caso di brand molto noti, perché l’errore in fase di produzione è un fatto fisiologico. In questi casi chi ha venduto il condizionatore non può creare alcun tipo di problema e si impegnerà a sostituire la merce in tempi molto brevi, a patto che il cliente finale faccia valere il suo diritto di recesso entro 14 giorni.
  • Spedizione. A volte la colpa non è delle aziende che hanno messo in commercio climatizzatori difettosi, ma dello spedizioniere che ha preso l’incarico, impegnandosi a recapitarlo al consumatore finale. Non esistono buone o cattive compagnie di spedizioni, ma singoli operai più o meno attenti a poggiare i prodotti da trasportare. Di conseguenza, anche in questi casi, l’incidente può sempre accadere e provocare un danneggiamento ad uno split che era stato spedito integro, ma che si è di fatto rotto durante il trasporto. Occorrerà armarsi di pazienza, perché segnalato il problema al negozio da cui abbiamo acquistato lo split e corredata la email con le eventuali foto di graffi o ammaccatura, riusciremo a risolvere la pratica in tempi più o meno brevi e ricevere un nuovo prodotto senza spendere un centesimo in più. Di fronte all’eventualità che un trasportatore possa causare danni alla merce è buona regola firmare la consegna del pacco con riserva, in modo da tutelarsi di fronte ogni tipo di contestazione.Se dei climatizzatori, dopo aver funzionato per un po, smettono di funzionare accade di solito per questi motivi:
  • Scarsa manutenzione da parte dell’utente. Esistono delle operazioni base che andrebbero sempre fatte per assicurarci dell’efficienza dei climatizzatori. Tra le azioni più semplici ed efficaci vi è quello di coprire lo split esterno con un telo di copertura che protegga l’unità posta sul balcone dalle rigide temperature invernali. E’ molto frequente che, lasciando un condizionatore in balia degli agenti atmosferici per svariati mesi, nel momento in cui viene acceso nuovamente, questo non funzioni più. Prendersi cura del condizionatore anche nel periodo in cui non verrà utilizzato farà risparmiare un bel po’ di soldini e di fegato amaro.
  • Scarso utilizzo del prodotto. A maggior ragione se il condizionatore non viene utilizzato con continuità, pensiamo al caso degli inverter installati nelle ville a mare e accesi solo 2 settimane l’anno, sarà importante rileggere il libretto delle istruzioni e ricordarsi delle operazioni e delle sequenze più corrette da eseguire per evitare di logorare nel tempo il prodotto. E’ possibile infatti che reiterare delle operazioni sbagliate, per superficialità o ignoranza, per un periodo più o meno ampio, possa causare ad un certo punto un problema irreversibile che necessiterà di un intervento tecnico. Meglio non arrivare a questo, perchè il costo dei tecnici termoidraulici, specializzati negli impianti di condizionamento sono abbastanza esosi.

Imparare a conoscere i problemi dei condizionatori è importante, ancor prima di riuscire a risolverli visto che, come diceva una famosa pubblicità degli anni’80 : “prevenire è meglio che curare” e questo vale anche per i condizionatori.