Progettare il bagno: come decidere la disposizione

Progettare il bagno e decidere come disporre i vari sanitari e gli arredi tenendo presente gli ingombri minimi

La soluzione migliore per progettare il bagno e decidere l’alloggiamento dei vari elementi di questo, senza provare e riprovare sul posto con i sanitari veri e propri, consiste nel disegnarli su una piantina in scala 1:10 della stanza da bagno oppure nell’utilizzare dei trasferibili per disegni tecnici, che rappresentano WC, bidet, vasche e lavabo già in scala, facilmente reperibili presso tutte le cartolerie.

Gli elementi di un nuovo bagno devono essere distribuiti secondo alcune convenzioni che sono nate per salvaguardare lo spazio e la privacy degli occupanti. Affidandoti ad una ditta idraulica esperta, fatta di idraulici qualificati, avrai la garanzia che tutti gli scarichi siano ben collegati e che le pendenze non vadano ad ostruire le tubature durante l’arco della vita che abiterai la casa. Sai che noia avere problemi in casa di disostruzione scarico?

Le misure minime nella disposizione dei sanitari

L’altezza minima della stanza da bagno dev’essere 2,70 m (2,40 per i comuni sopra i 1000 m) e deve avere apertura all’esterno o impianto di aerazione.
Se lo spazio disponibile è ridotto occorre progettare il bagno disponendo i sanitari in modo da avere libertà di movimento e semplificare il reticolo di tubazioni necessarie.
Lo spazio minimo da lasciare attorno ai sanitari è di 20 cm e 50 cm per il passaggio. Davanti alla vasca da bagno vanno previsti 55 cm per l’ingresso, 70 cm per quello nella doccia.
Si possono utilizzare sanitari di dimensioni ridotte o soluzioni angolari per vasche o docce, in base anche alle esigenze delle persone, bambini o anziani, che devono poter usufruire agevolmente dei servizi.

Per una corretta installazione dei sanitari e durante i lavori di idraulica, servono utensili speciali, come le chiavi a pappagallo e quelle a nastro. A volte, in presenza di scarsa pressione dell’acqua, può risultare inoltre utile l’installazione di un’autoclave. Per approfondire l’argomento ti consigliamo il sito AlmanaccoFardasé.

Bagni piccoli

In ogni caso, dalla piccola modifica alla più ampia ristrutturazione, la stanza da bagno va pensata nel rispetto di misure e distanze reciproche tra sanitari, senza il quale l’uso diventerebbe disagevole. In carenza di spazio è meglio rinunciare ad avere la vasca lunga o la lavatrice in bagno piuttosto che comprimere i vari elementi uno sull’altro.

Per recuperare lo spazio sotto al lavandino, ad esempio, si può ricorrere all’installazione di un sifone salvaspazio. Nei rifacimenti completi, dove si operino cospicui rimaneggiamenti, si devono rilevare con attenzione le misure dei nuovi sanitari riportandone sul pavimento la mezzeria, dopo averne calcolato la distanza reciproca, per stendere le tubazioni dell’acqua e degli scarichi nella posizione corretta.

bagno

Progettare bagni dalle forme diffiicili

Negli appartamenti che dispongono di bagni stretti e lunghi, con la porta e la finestra sui lati più corti, si tende a installare la vasca dietro la porta, il water e il bidet uno di fianco all’altro negli angoli vicini alla finestra, mentre il lavabo deve essere in primo piano in modo che entrando si veda lo specchio ricevendone una sensazione di spaziosità. Molte costruzioni recenti adottano bagni senza finestre realizzati al centro dell’edificio; qui i sanitari possono essere distribuiti lungo tutte le pareti, naturalmente fornendo il locale di un impianto di aerazione adeguato al volume della stanza.

Impianto elettrico

L’impianto elettrico del bagno è soggetto ad alcune limitazioni per la sicurezza.
Nelle zone adiacenti ad esempio la vasca da bagno, è vietata l’installazione di qualsiasi componente o utilizzatore elettrico; i cavi che la debbono attraversare devono essere incassati almeno a 50 mm. 
Attorno alla vasca da bagno inoltre non va installato nessun apparecchio ed è ammesso solo il montaggio di scalda-acqua o di utilizzatori a bassa tensione (max 25 volt) con contenitori stagni; pulsanti a tiro, con cordina isolante, vanno montati il più in alto possibile. Attorno al lavandino non esistono particolari limitazioni purché l’impianto sia protetto da un interruttore differenziale con soglia di intervento sotto i 30 mA o alimentato da un trasformatore d’isolamento (220/220 volt) o sia tutto a bassa tensione (12-24 volt). 
Se le tubazioni di carico e scarico sono metalliche vanno messe a terra.